High on life weed
White Widow | CBD 18% | Glass House
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White Widow legale su High on life weed
Diffusa ed apprezzata in tutto il mondo, la White Widow è una delle genetiche più famose tra tutte quelle sviluppate dai coltivatori olandesi. La versione light proposta da High on life weed è ottenuta dalla cannabis sativa L., la sola varietà coltivabile in Italia ai sensi di legge. Le infiorescenze di canapa vengono accuratamente selezionate e lavorate, così da ottenere in prodotto che conserva tutte le prerogative aromatiche della White Widow e un elevato contenuto di terpeni e CBD (18%). Il risultato è una marijuana White Widow ‘light’, ossia con un tasso di THC inferiore allo 0,4% (nel rispetto delle normative attualmente in vigore). High on life weed, quindi, può offrire un prodotto sicuro - in quanto non sortisce alcun effetto psicoattivo - le cui caratteristiche rispettano le normative vigenti, confezionato in un packaging dal design esclusivo ed accattivante.
Cos’è la White Widow
La White Widow è una varietà di cannabis ibrida, sviluppata dalla Green House Seed - nello specifico, dal coltivatore specializzato Scott Blackey - nel 1995 (nello stesso anno vinse anche la Cannabis Cup). Le origini di questa particolare genetica sono rimaste a lungo avvolte nel mistero; oggi, però, è noto come sia il risultato dell’incrocio di una sativa brasiliana e un’indica proveniente da una regione dell’India meridionale. L’ibridazione tra le due genetiche originarie ha dato vita ad una varietà estremamente equilibrata dal punto di vista genetico, in grado di coniugare con notevole equilibrio le migliori proprietà della cannabis indica e della sativa. Il nome “White Widow” deriva da una particolare caratteristica della pianta: durante la fioritura, le infiorescenze si ricoprono di tricomi bianchi, dando alle cime un aspetto peculiare.
Le caratteristiche della White Widow
A caratterizzare la White Widow non è soltanto la pigmentazione delle infiorescenze ma anche il profilo aromatico decisamente complesso e strutturato. Questa varietà di cannabis, infatti, si contraddistingue per il profumo speziato, arricchito da piccanti note di pepe e da un retrogusto vagamente agrumato in cui si fondono le sfumature dolciastre del fior di glicine e della vaniglia. La versione light della White Widow è povera di THC ma presenta un’apprezzabile quantità di CBD, un cannabinoide privo di effetti psicoattivi. Anche la composizione terpenica resta inalterata nella White Widow marijuana legale mentre quella comune contiene un tasso piuttosto elevato di THC (oltre il 20%) che ne rende gli effetti particolarmente intensi e persistenti.
Come si coltiva la White Widow
La White Widow è una varietà di cannabis piuttosto versatile e molto resistente: si adatta senza particolari problemi a condizioni e tecniche di coltivazioni diverse. La pianta può essere coltivata sia all’aperto che indoor; predilige un clima caldo e soleggiato (che favorisce un rendimento produttivo molto elevato) ma, al contempo, è in grado di prosperare anche in paesi come la Francia e i Paesi Bassi, in cui le temperature sono più rigide a causa del clima continentale. La White Widow, infatti, tollera egregiamente le temperature rigide (ma non troppo); al contempo, necessita di un’adeguata esposizione luminosa (specie se coltivata indoor) nonché di terreni fertili e ricchi di nutrienti. Le piante di questa particolare varietà sono caratterizzate da un notevole sviluppo in altezza, in quanto possono sfiorare i due metri (se coltivate all’aperto, altrimenti faticano a superare il metro); oltre ad essere molto resistenti, non richiedono una manutenzione troppo impegnativa - basta cimare la parte centrale all’inizio del ciclo vegetativo - e sono molto produttive: le coltivazioni outdoor offrono un rendimento superiore rispetto a quelle in serra. L’unica condizione che questa varietà non tollera sono i ristagni d’acqua nel terreno: un fondo dalle scarse capacità drenanti può danneggiare seriamente sia le radici che le foglie.


