Il cilum, noto anche come “chilum”, “chillum”, “cilam” o “chiloom”, è un antico accessorio di origine indiana, utilizzato per fumare o inalare sostanze tramite combustione. Rappresenta a tutti gli effetti l’antenato della pipa ma, a differenza di quest’ultima, ha una forma leggermente conica. Si tratta, infatti, di una sorta di pipa lineare, in cui non vi è una netta separazione tra il bocchino e il braciere. I modelli più comuni sono fatti di legno, pietra o di argilla (ne esistono anche versioni più moderne in plastica); la parte esterna può essere più o meno decorata con motivi geometrici o etnici. Il termine chillum viene spesso utilizzato per indicare anche la cannula in vetro o metallo che esce dal braciere del bong.
Storia e origini
Le origini del cilum si collocano nella regione indo-himalayana; l’utilizzo di questo accessorio risale almeno al XVIII° secolo ed è tradizionalmente associato a pratiche divinatorie di carattere religioso. In origine, il cilum poteva essere utilizzato soltanto dagli uomini e veniva impiegato, nello specifico, per fumare il charas, un particolare tipo di hashish prodotto nelle regioni settentrionali dell’India con una tecnica piuttosto rudimentale (la resina viene raccolta sfregando le infiorescenze tra le mani).
Ancora oggi il cilum è particolarmente diffuso ed apprezzato presso le popolazioni locali che sono soliti consumare l’hashish charas, nonché dagli asceti sadhu indiani e dai monaci induisti delle regioni dell’Himalaya, per fumare marijuana, hashish (charas e non solo), oppio, erbe ed altre sostanze stupefacenti.
Secondo alcuni, i cilum moderni rappresentano un’evoluzione di quelli ritrovati in Sud Africa, ricavati dalle zucche o dalle corna degli animali. Molto probabilmente, questi rudimentali antenati venivano utilizzati per fumare cannabis e, successivamente, tabacco.
Nel corso del Novecento, il cilum è diventato un vero e proprio oggetto di culto in Europa, dove è giunto grazie ai viaggi compiuti dagli 'Hippies' a partire dagli anni Settanta. In aggiunta, viene comunemente utilizzato anche durante i rituali degli adepti della religione rastafariana.
Come si usa un cilum
Il cilum è uno strumento per l’inalazione molto semplice; esso è formato da un elemento conico cavo all’interno del quale viene inserita una pietra (o pedra); si tratta di una sorta di tappo estraibile, generalmente fabbricato con lo stesso materiale utilizzato per realizzare la pipa. La funzione della pietra è quella di tamponare l’apertura più stretta del cilum, quella dalla quale viene inalata la sostanza bruciata al suo interno e, in base dimensioni, modificare la capienza dell’incavo. La pietra non ostruisce completamente la cavità, ma consente il passaggio del fumo attraverso le scanalature che solcano la parete interna del cilum; essa può essere sostituita, in caso di necessità, da una pietra naturale o da una pallina di carta stagnola.
Come fumare il cilum
Così come il calumet o il narghilè (meglio nota come “pipa araba”), il cilum ha carattere collettivo ed aggregante. A differenza della pipa moderna, infatti, non è destinato ad un uso esclusivamente personale ma viene condiviso da più fumatori, anche perché consente di bruciare notevoli quantità di erba o resina.
Dal punto di vista pratico, usare il cilum è piuttosto semplice. Inserendo la pietra all’interno dell’incavo si crea il braciere; questo deve essere riempito con la sostanza che si desidera fumare. Con questa pipa è possibile fumare, indistintamente, qualsiasi derivato della cannabis, incluse le infiorescenze di canapa a basso THC e l’hashish legale presenti nel nostro store di marijuana legale.
Di solito, si usa un foulard (o un panno di stoffa molto sottile) per separare il cilum dal punto di contatto con la bocca in fase di inalazione; questo accorgimento serve ad evitare che i residui della combustione - gocce di resina sciolta o cenere - finiscano per essere ingeriti da chi sta usando il cilum.